Un giorno ho richiamato un mio alunno perché durante un esame stava copiando e cosí l'ho espulso dall'aula. Il giorno dopo il padre dello studente venne a parlare con me accusandomi di aver pregiudicato suo figlio, di averlo fatto irritare al punto da ritirare il figlio dalla facoltá. La mia risposta fu il titolo di questo messaggio: “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere la irriti cosí tanto”. E ovviamente ho mantenuto la mia posizione e la bocciatura dello studente. Quella frase che mi venne in mente in quel momento potrebbe adattarsi per tutte quelle persone che dovendo compiere il proprio dovere si scontrano con soggetti che si irritano facilmente, litigano e che non vogliono accettare il fatto di aver sbagliato. Ecco alcuni esempi.
Un poliziotto che, fermando un veicolo che ha oltrepassato il limite di velocitá, ascolta con pazienza l'indignazione del conducente, potrebbe rispondere: “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere per garantire la sicurezza in strada la irriti cosí tanto” e poi dargli la multa.
Un commissario di bordo che, chiedendo ad un passeggero di spegnere il cellulare o di togliere la valigia dall'uscita di sicurezza, riceve in risposta arroganza e maleducazione, potrebbe dire: “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere per garantire la sicurezza di tutti i passeggeri la irriti cosí tanto” ed esigere poi il rispetto di tutte le norme di sicurezza.
Un dirigente che, richiamando un lavoratore per non indossare adeguatamente gli equipaggiamenti di sicurezza correndo il rischio di subire un incidente sul lavoro, nel sentire le inutili lamentele del lavoratore infine dovrebbe ammonirlo: “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere per garantire la sua sicurezza la irriti cosí tanto” e poi esigere il rispetto delle norme sul posto di lavoro.
Allo stesso modo molti genitori potrebbero usare la stessa frase con quei figli che non vogliono studiare o compiere i propri doveri: “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere come genitore ti possa irritare tanto” perché potrebbe aiutare il figlio a comprendere la sua posizione di disobbedienza e stimolarlo a compiere i propri doveri. I genitori sono responsabili per la formazione dei figli e non possono essere compiacenti nei casi di disobbedienza o pigrizia perché sanno che li trasformeranno in adulti infelici e senza successo e che alla fine saranno anche accusati di non averli educati correttamente.
Non so se tu concordi con questo testo. L'ho scritto perché credo che sia un mio dovere come professore fare in modo che le persone pensino e pertanto, ancora una volta, mi spiace molto se il compiere il mio dovere di professore ti abbia tanto irritato. Pensaci. Successo!